Ciao Ilaria, grazie per la tua disponibilità. Raccontaci chi sei, cosa fai attualmente e cosa ti ha spinta ad avvicinarti al mondo delle HR.
Ciao Giada, grazie a te, è un piacere. Sono Ilaria, friulana, ho 30 anni e vivo con i miei cani con cui condivido l’amore per la natura e le lunghe passeggiate. Adesso sono una libera professionista e mi occupo principalmente di recruiting, sto portando avanti il progetto aziendale di una cooperativa agricola e collaboro attivamente in un’associazione di volontariato dove aiuto imprenditori in forte difficoltà economica.
L’approccio al mondo HR è nato in quarta superiore. Una recruiter ha fatto un intervento di orientamento al lavoro in classe e sono stata ispirata dal suo approccio easy e con il focus alla persona. Due anni dopo mi trovavo a dover scegliere cosa fare da grande e così ho iniziato un corso di amministrazione del personale che mi ha aperto le porte del mondo del lavoro.
Quando ti ho conosciuta, ho apprezzato da subito la tua empatia, solarità e tenacia, aspetti che credo essere fondamentali per chi lavora nelle Risorse Umane. Che altri elementi ritieni essere essenziali per chi opera in questo campo?
Ti ringrazio Giada. Credo che ogni persona porti la sua unicità che emerge quando si sente veramente di poter essere sé stessa in modo autentico nell’ambiente che trova.
Non credo ci sia un mix perfetto di caratteristiche piuttosto una responsabilità e una forte volontà di crescere genuinamente l’altro. Ancora oggi vedo alcuni HR distaccati, formali o ascolto candidati che sulle prime sono diffidenti e iniziano a recitare la parte per essere presi.
Siamo sicuramente in un momento di evoluzione culturale e credo che ora più che mai la nostra responsabilità di HR sia quella di facilitare umanamente la crescita personale per vivere meglio nel team.
Da HR Manager di Friulbräu a HR Business Partner e HR consultant autonoma. Cosa ti ha spinta a questa scelta?
La libertà. Sono da sempre una persona molto dinamica, amo vivere giornate intense e diverse tra loro, amo l’indipendenza e questi due ruoli di oggi sono una fase di transizione per una visione futura di creazione della mia organizzazione.
Credo fortemente nella contaminazione, mi spiego: ogni individuo se resta nel suo territorio conoscerà molto bene il suo posto, ma non riuscirà ad evolvere aggiungendo un pezzo in più che non conosce così come non darà a qualcun altro quel suo pezzo in più.
In questo mondo servono persone che restano, tanto quelle che si muovono è così che può funzionare veramente una crescita. Io faccio parte delle seconde 😊
Detto questo, Friulbrau rimane la mia azienda del cuore, la mia rinascita e un progetto che sta continuando ad andare avanti grazie ad un’altra grande HR perfetta per questa seconda fase.
A tuo avviso che ruolo hanno oggi gentilezza e felicità all’interno di un’azienda/realtà lavorativa?
Fondamentali. Chi vuole essere trattato male e vivere emozioni negative? Potremmo aprire un capitolo di discussione sul come riportiamo in azienda il vissuto dei momenti di apprendimento a scuola. Alla prossima chiacchierata Giada, magari live! 😊
Sei anche volontaria presso Imprenditore Non Sei Solo. Ce ne parli?
Imprenditore Non Sei Solo è una Onlus in cui imprenditori e professionisti aiutano gratuitamente i colleghi. Potrei dirti di quanti concetti manageriali vengono trasferiti nelle classi di formazione, ma il primo obiettivo è proprio quello di aiutare l’imprenditore-persona a risollevarsi come essere umano. I problemi di soldi sono sempre una conseguenza.
Vedo persone trasformarsi, cambiare radicalmente la loro vita o altre che studiando management d’impresa e riescono a rimettere in piedi se stessi, la loro famiglia e l’azienda.
E’ un’organizzazione del bene, un pezzo di mondo sano dove ogni volontario è allineato e abbiamo chiara la nostra missione. E’ divertimento, condivisione, fiducia e amicizia che porta alla crescita di ogni persona che ne fa parte.
Il modello di Imprenditore Non Sei Solo sarà presentato al Parlamento Europeo a settembre e adottato da altri stati europei.
Hai formato ed aiutato a crescere molte persone. Chi è stato il/la tuo/a mentore, se ne hai avuto uno/a?
Ne ho avuti e ne ho tanti. Proprio per il principio della contaminazione e di trasformazione in ogni momento di vita c’è quella persona che ti parla, quell’autore che leggi, quel formatore che ascolti giusto per il tempo in cui ti trovi. Ho una libreria varia, leggo libri di management (S. Sinek e P. Ruggeri i principali), di crescita personale (L. Bourbeau e Krishnananda Amana), alcune biografie e romanzi di viaggi. La formazione e la crescita personale le vedo come una responsabilità individuale prima di aiutare qualcun altro.
Cosa ti motiva maggiormente nello svolgere la tua professione?
Conoscere le persone, le loro storie di vita, aiutarle a vedere la loro parte bella e connetterle ad altre che sono allineate.
Grazie Ilaria per questa carica di gentilezza, felicità e libertà che ci hai dato.
Ci vediamo alla prossima intervista di Giada’s Project.
Se avete qualche nominativo da suggerirmi, fatelo nei commenti 😉 vi aspetto