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Pubblicità e giochi di parole: il caso Esselunga

La pubblicità fa spesso uso di giochi di parole per destare l’attenzione, rubare un sorriso o fare breccia nella mente di chi la legge o la guarda. Un caso passato alla storia è quello di Esselunga.

La tendenza a giocare con le parole non è nuova, ma è presente da sempre in tutte le espressioni letterarie, dai poemi omerici alle iscrizioni rinvenute negli scavi archeologici.

Ma perché usare i giochi di parole nella pubblicità?

La loro funzione principale è aumentare l’efficacia aggiungendo un tocco in più. L’originalità diventa la caratteristica chiave per attrarre l’attenzione ed essere facilmente ricordata.

Il caso Esselunga

Un esempio perfetto in questo campo è l’iconica pubblicità ideata anni fa da Esselunga.

Da sempre questo noto brand del GDO che ha creato campagne sensazionali, che hanno finito per essere amate da tutti.

La più memorabile a mio parere, giocando con le parole e facendo dei funambolici accostamenti e trasposizioni, è quella chiamata “Famosi per la qualità”, sviluppata negli anni 2001 – 2004.

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Una campagna dal successo travolgente. I prodotti venduti nei punti vendita del gruppo diventavano divertenti parodie di famosi personaggi. Dalla storia, alla letteratura, al cinema, allo sport, alla televisione… 

Se non la conoscessi ti presento i miei preferiti:

1. John Lemon

Pensate un po’, dal famoso leader dei Beatles, John Lennon, si arriva a un vivace limone con i conosciutissimi occhialetti rotondi, chiamato ‘John Lemon’.

2. Al Cacone

Altro emblematico frutto-personaggio di questa campagna è Al Cacone. Dai gangster americani ai succosi frutti autunnali, solo cambiando una lettera.

3. Cappelletto Rosso

La piccola Cappuccetto Rosso che va a trovare la nonna, si tramuta in un Cappelletto Rosso, pronto a tuffarsi nel brodo.

 Gli esempi sono infiniti e potrei andare avanti per ore.

I fattori essenziali della campagna di Esselunga?

L’immaginazione è la regina di questa campagna. Al centro c’è sempre il prodotto, in tutta la sua qualità ed eccellenza. Ad esso si accostano poi dei nomi noti e il gioco è fatto.

Gli elementi vincenti sono la sua semplicità, la capacità di intrattenere e l’ironia.

Il cliente, infatti, si sente parte del gioco e non attende altro che scoprire il prossimo ironico accostamento. 

Qual è il tuo personaggio preferito di questa campagna?