Come anticipato in questo articolo, l’Onboarding è un processo sul quale puntare sempre di più e che può davvero fare la differenza in positivo, così come in negativo.
Ma oltre alle classiche imprescindibili attività, come, ad esempio, la creazione di un account aziendale personale o la consegna della strumentazione e abbigliamento specifici, esistono altre possibilità per rendere il processo di Onboarding davvero significativo e memorabile.
Idee per un Onboarding con una marcia in più
Alcune idee, adattabili a tutte le realtà, per creare un processo di Onboarding davvero di successo. L’obiettivo è quello di introdurre soluzioni creative e innovative, da affiancare alle attività di induction e Onboarding più tradizioni.
Questo per far vivere un’esperienza davvero memorabile e rendere ingaggiato fin da subito il nuovo dipendente, senza sommergerlo soltanto di procedure, regolamenti da seguire e nomi da imparare.
Ecco qui i miei spunti:
- Inserimento di un tutor o buddy aziendale per accompagnare il nuovo assunto in azienda durante le prime settimane / mesi;
- Creazione di un Agenda o On boarding plan da condividere con la nuova figura e le parti interessate. Il piano di onboarding potrebbe essere strutturato in vario modo, da un programma stile palinsesto cinematografico, a un breve video, a un processo di gamification con i diversi livelli da completare e premi da ottenere;
- Prevedere un ‘Caffè con il titolare’ o altre figure di riferimento in azienda;
- Prevedere un Tour aziendale. Chiaramente varia molto se l’azienda è una realtà di dimensioni contenute o con svariate sedi sul territorio. Per la prima opzione, quella ‘micro’, si può organizzare un giro all’interno dello stabilimento durante il quale un membro dell’ufficio HR e/o dal responsabile accompagnano il nuovo assunto e gli fanno conoscere l’azienda (dagli uffici, alla produzione, alla mensa, alla macchinetta del caffè…) oltre a presentarlo ai nuovi colleghi. In realtà di dimensioni elevate, si può prevedere un macro tour suddiviso su più giornate e periodi, magari cadenzato, così da raggruppare i nuovi assunti in gruppetti omogenei, dando loro la possibilità di conoscersi a vicenda. Un’altra alternativa potrebbe essere un virtual tour (nelle realtà più tecnologiche ed innovative magari sfruttando anche dei visori o altri ausili) così da conoscere l’azienda in cui si è appena entrati, ma soprattutto i branch più distanti.
5. Consegna di un Welcome kit. Il welcome kit può essere di vario tipo, da fisico, con oggetti e strumenti utili per la vita in azienda di tutti i giorni, a digitale, video e tutorial, regolamenti e informazioni sulla vita aziendale, ecc.
6. Attività per rompere il ghiaccio. Chi più ne ha più ne meta: da pranzi, caffè, aperitivi o breakfast di benvenuto, ad attività sportive e momenti di svago, da una partita a calcio balilla, un gruppo di camminate in pausa pranzo, a giochi da tavolo, sessioni di yoga, calcetto…
7. Organizzazione di incontri con tutti i nuovi assunti di un certo periodo, così da creare un senso di aggregazione e di scambio;
8. Creazione di un Video di onboarding. In pochi minuti il nuovo assunto avrà la possibilità di farsi un’idea dell’azienda, della cultura aziendale, dei diversi ruoli e della struttura organizzativa esistenze, ecc. Lo stesso video può essere poi sfruttato anche per attività di talent acquisition e employer branding, andandolo a pubblicare sui propri canali comunicativi, può fornire una visione dell’azienda a possibili candidati interessati all’azienda.
9. Organizzazione di incontri cadenzati di feedback e follow up. Ultimo, ma non ultimo. Prevedere degli incontri anche dopo l’inserimento è quanto mai essenziale per verificare l’andamento dell’inserimento, il processo di apprendimento ed eventuali criticità.
Qualche altra idea di Onboarding di successo o che vorreste veder realizzata? Vi aspetto nei commenti.
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